Grazie a un finanziamento concesso dalla Regione della Sardegna con la Legge regionale n. 19/96 l’Associazione Amici di Sardegna di Cagliari sta realizzando un innovativo progetto di microcredito per le donne di due Comuni tunisini: Ghomrassene Matmata
Si è recentemente concluso un ciclo di lezioni curate da docenti e professionisti della Sardegna che in video conferenza hanno tenuto degli incontri formativi a una utenza complessiva di 30 donne di Ghomrassem e Matmata. Tali incontri sono stati organizzati dalla Dottoressa Barbara Aldighieri del CNR- Igag di Milano in collaborazione con il referente del Parco del Sud Est della Tunisia, Mohsen Ben Hassine, già Funzionario dell’ONM che hanno reso possibili questi incontri, a cui hanno partecipato nei giorni scorsi anche gli alunni dell’Istituto Pertini di Cagliari dei settori: sociale, commerciale e turistico e dell’abbigliamento e della moda che si sono confrontati con le donne della Tunisia su tutta una serie di aspetti legati alle tecniche di produzione, ai materiali e ai disegni e alla commercializzazione dei prodotti sul web.
Durante la settimanadi lezioni sono intervenuti più volte: il Prof. Giovanni Sistu CIREM (Università di Cagliari-Univesità di Sassari) CRENOS, Il Dott. Fabrizio Palazzari, consulente nel microcredito per la CASCOM e Il Dott. Daniele Puddu, consulente di web marketing e social media di Amici di Sardegna.
In particolare si segnala che nell’ultima sessione il prof. Roberto Copparoni ha illustrato la Sardegna, evidenziando le significative similitudini presenti in vari ambiti e contesti, fra le differenti culture qui rappresentate: la Sardegna e la Tunisia.
In particolare si è fatto riferimento alla adozione di migliori strategie per la valorizzazione delle risorse e saperi locali, passando attraverso la narrazione di esperienze.
Ci si è soffermati sul valore della cooperazione e sulle strategie di turismo emozionale e esperenziale e sulla importanza che per tutta l’area del Sud Est della Tunisia riveste il suo Parco, fortemente voluto dall’ONM, in persona del suo referente di progetto Mohsen Ben Hassine e da tutti gli amministratori locali. Fra i tanti si distinguono la Sindaca di Ghomrassen, Olfa Kdidi e la Sindaca di Matmata, Rabeb Ben Krayem. Infatti il Parco del Sud Est della Tunisia è stato inserito in un piano triennale di affiancamento dall’UNESCO per ottenerne il riconoscimento.
Anche per questo il progetto MPF riveste una rilevante importanza ai fini della ottimizzazione dell’offerta turistica del territorio.
A tale proposito è intervenuta anche la rappresentante dell’ASECON di Capoterra, che ha parlato dell’importanza di una corretta promozione dei territori portando come esempio la manifestazione “Autunno in Barbagia – Gadoni: Prendas de Jerru” (Le bellezze del luogo in periodo invernale)
Nel corso della giornata è intervenuta anche la Direttrice del Parco UNESCO di M’Goum del Marocco, Fatima Amagar che ha portato la sua positiva testimonianza di miglioramento delle condizioni socio economiche dei residenti che vivono nell’area del Parco, grazie anche al miglioramento delle produzioni tipiche sia in ambito alimentare che artigianale.
La giornata si è conclusa con l’ascolto di alcune musiche legate alle rispettive tradizioni:
“Nanneddu Meu” di Peppino Mereu, “Non poto reposare” cantata da Andrea Parodi, mentre le donne tunisine per dare il benvenuto agli amici della Sardegna hanno cantato un brano legato all’amicizia e all’accoglienza.
Il servizio di traduzioni è stato ben curato dalla Dottoressa Imen Ben Attia, biologa della Tunisia che da alcuni anni vive in Sardegna e collabora con il nostro staff di progetto.
Fonte: > https://www.sardegnamagazine.net/un-bel-progetto-per-le-donne-tunisine-mpf/